La comunità scientifica internazionale ha fissato due parametri abbastanza precisi in merito all’inizio dello svezzamento: non prima delle 17 settimane di vita e non oltre le 26. Personalmente ritengo vi debba essere comunque una grande elasticità in merito a queste tempistiche perché ogni bambino è diverso e non tutti i bambini sono pronti a fare questo passo nello stesso periodo.
È di fondamentale importanza che la mamma ed il papà siano attenti nella valutazione di alcuni aspetti fondamentali :
– Il bambino cresce costantemente e regolarmente anche solo con l’introduzione del latte
– Ha un buon sonno regolare o se al contrario si sveglia nervoso ed affamato.
– Durante la notte svegliandosi mangia ma non è soddisfatto, è irrequieto.
– Di giorno è allegro e tranquillo oppure nervoso o lamentoso anche dopo il pasto
– I dentini hanno stanno incominciando ad uscire o sono prossimi a farlo
– Prova interesse per il cibo in tavola, se lo porta alla bocca , lo vuole assaggiare.
– Non ha frequenti rigurgiti di latte dopo il 5.o o 6.o mese .
Al giorno d’oggi la nostra vita frenetica, sempre più lavoro e sempre meno tempo, ci porta spesso a non prestare attenzione a questi piccoli segnali che invece sono essenziali per valutare la propensione del nostro piccolo all’assaggio di cibi diversi dal latte .
I bambini sono molto semplici e spesso ci mostrano la strada giusta senza che gli si impongano regole troppo rigide. E’ importante imparare ad osservare il proprio figlio e capire se :
– Il bambino dimostra curiosità per il cibo che viene messo a tavola
– Allunga le manine verso il piatto o verso la bocca dei genitori
– Accetta il cucchiaio con piacere , gioca con esso e cerca di afferrare da solo oggetti presenti sul tavolo portandoli alla bocca
– Inizia a rifiutare il latte e inizia ad assaggiare frutta , yogurt o prime pappe.
Ricordiamo sempre che il bambino potrebbe rifiutare la pappa anche a sei mesi, ci si deva armare di pazienza e riprendere con il latte al quale è abituate e che gli da sicurezza e sazietà,; aspettare una o due settimane prima di riprovare, partendo sempre da frutta schiacciata o frullata , verdurine cotte e qualche cucchiaino di yogurt.
Dal settimo mese in poi si dovrebbe provare ad essere un pochino più incisivi iniziando ad inserire i primi alimenti importanti per la crescita e lo sviluppo del bambino cioè :carne , pesce e legumi.
Se l’alimentazione in famiglia è sana e bilanciata il bambino può iniziare ad assaggiare i cibi dei genitori , opportunamente frullati e sminuzzati, in caso contrario la famiglia dovrà cercare di fare ordine nelle regole alimentari per trovare il giusto equilibrio che permetta al bambino di partecipare ai pasti dei genitori condividendo i loro stessi alimenti. Questo garantisce a chi prepara i pasti un minor dispendio energetico, alla famiglia una migliore qualità di vita ed al bambino un esempio dal quale attingere le prime fondamentali informazioni sulla nutrizione .
Nel prossimo articolo parleremo delle regole base sull’assunzione dei primi cibi e delle prime pappe. 

LO SVEZZAMENTO , suggerimenti in pillole.